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lunedì 11 aprile 2011

On the Sunday & Monday of (Japanese) Life

Da ieri (10 Aprile) sono tornato a Tokyo per l'ultima parte del mio viaggio e gli ultimi posti da visitare che ho nella lista, insieme alla tranquillita' oramai sviluppata nel muoversi in questa "giungla" mi hanno permesso di godermi al massimo la vita da turista, facendomi sentire stracontento (qualcuno direbbe "netto") di poter girare liberamente per questi posti.

Domenica ho deciso di visitare i giardini della residenza imperiale ed Odaiba, l'isola artificiale nella baia di Tokyo.

I giardini sono ad ingresso gratuito e senza prenotazione della visita, cosa invece necessaria per visitare la residenza dell'imperatore; ogni volta che entro in un giardino giapponese mi stupisco di quanto possa essere stupendo, cioe' oramai ne ho visitati almeno 6-7 e sembrano tutti uno piu' bello degli altri, ma ognuno e' unico...come se fosse un mondo a se' stante...una cosa difficile da spiegare a parole.



Dalla zona della residenza imperiale (Chiyoda) mi sono incamminato verso Ginza e (di nuovo) Shimbashi-Shiodome, qua ho preso la Yurikamome Line verso l'isola di Odaiba. La Yurikamome Line ha la particolarita' di essere una linea totalmente "automatica" e i treni non sono pilotati, stando sulla prima carrozza i primi posti a sedere danno l'impressione di essere alla guida del treno. L'isola di Odaiba puo' essere definita (tanto per cambiare) un mega parco divertimenti compresa di: centri commerciali, spiaggia, giardini immensi con zona barbecue inclusa, musei, stazione termale  ruota panoramica e pure una statua della liberta'.
Qua purtroppo avrei voluto visitare uno dei musei che piu' mi importava di visitare, il Miraikan, ma dopo il terremoto ha subito dei danni ed e' ancora in riparazione ( ho anche provato a sbirciare all'interno ed e' ancora pieno di impalcature...non riaprira' a breve). Dopo un bel tour in questa zona, mi sono diretto verso la zona est dell'isola che e' piu' residenziale e industriale (c'e' il Panasonic Building), obiettivo: Tokyo Big Sight, ovvero la mecca del mondo dei manga (almeno per 2 volte all'anno) dato che e' la sede dove si svolgono i 2 Comiket annuali (estivo e invernale). Dopo aver praticamente camminato per piu' di meta' dell'isola, sono tornato verso la spiaggia dove mi sono appisolato per un'oretta prima di tornare verso Shinjuku.


Oggi (lunedi) ho fatto tappa a Nikko, un paesino tra le montagne a circa 150km da Tokyo. Il viaggio in treno all'andata e' stato abbastanza noioso e lungo (2h e mezza), la cosa carina è stata che alla partenza da Asakusa specificavano che se volevi andare a Nikko dovevi metterti nelle carrozze 5 o 6 perche' le carrozze dalla 1 alla 4 andavano a Kinugawa; infatti alla stazione di Shimo-imaichi (a 10min da Nikko) il treno si è proprio diviso sganciando le ultime 2 carrozze. Nikko e' praticamente ancora alla fine dell'inverno (ci sono ancora i blocchi di ghiaccio ai bordi delle strade), oggi pioveva e c'era un vento freddo abbastanza insistente, per fortuna i templi sono tutti in un'area di 1km quadrato quindi nessun problema col camminare. Il tempio Toshogu è il piu' fastoso di tutti, ha foglie d'oro che fanno da contorno in quasi tutte le stanze e i colori delle raffigurazioni sono di forte impatto visivo è il tempio piu' famoso per via delle sue raffigurazioni (le 3 scimmiette) e per ospitare la tomba del piu' famoso Shogun del Giappone: Ieyasu Tokugawa. Questi templi sono stati fondati piu' di 1200 anni fa e poterli visitare è stata un'esperienza unica, soprattutto quando davanti alla tomba dello Shogun ha iniziato a piovere e da lontano arrivava l'eco dei tuoni...sembrava una scena da film.
Al ritorno ho vissuto momenti memorabili: sul treno per tornare ad Asakusa (Tokyo) ho incontrato i ragazzi delle scuole che tornavano a casa e stavano facendo un casino assurdo, dopo alcune fermate molti sono scesi lasciando sul treno un casino degno di noi italiani (potete vederlo nel video), mentre stavo guardando il paesaggio dal finestrino (praticamente campagne e monti) sul campo di fronte a me ad un centinaio di metri dal treno si schianta un fulmine e l'onda d'urto del frastuono che ci investe un secondo dopo è forte come se un treno superveloce ci fosse passato accanto. Passano meno di 5 minuti e il treno inizia a "scodare", ma non ci faccio caso dato che lo faceva molto spesso anche all'andata, pero' questa volta ci fermiamo improvvisamente ed in maniera un po' brusca, qui capisco che non e' colpa del treno, ma il terremoto sta facendo oscillare tutto intorno. Questa e' stata la prima volta che ho sentito il terremoto su un treno e la scossa era bella forte (il treno si scuoteva come quando era in movimento) ed e' anche durata parecchio, il video ho iniziato a girarlo circa 30 secondi dopo che ci eravamo fermati. Dopo la scossa il treno ha viaggiato a velocita' ridotta per una ventina di minuti ritardando di 40 minuti l'arrivo. Tornato a Tokyo la situazione dei trasporti per tornare qua a Shinjuku non era delle piu' felici: alcune linee della metro erano chiuse e fuori pioveva a dirotto, quindi mi sono deciso a fare un giro un po' piu' lungo con la metro che funzionava in modo da evitare di inzupparmi e, appena sceso a Ueno, ecco che scatta un allarme e tutto il personale ferroviario fa evaquare il gate (alla fine non sono riuscito a capire che era successo, troppo casino), per fortuna che la cara e vecchia Yamanote Line funzionava ancora ed in 20min mi ha portato a destinazione.
Vi lascio col video del treno (le ragazzine che ridacchiavano dietro di me, appena dopo la scossa si sono messe a dire con tono serio cose tipo "questo terremoto potra' peggiorare la situazione a Fukushima", ma poco dopo si sono messe a ridere anche su quello).
A Domani!

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