I giardini sono ad ingresso gratuito e senza prenotazione della visita, cosa invece necessaria per visitare la residenza dell'imperatore; ogni volta che entro in un giardino giapponese mi stupisco di quanto possa essere stupendo, cioe' oramai ne ho visitati almeno 6-7 e sembrano tutti uno piu' bello degli altri, ma ognuno e' unico...come se fosse un mondo a se' stante...una cosa difficile da spiegare a parole.
Dalla zona della residenza imperiale (Chiyoda) mi sono incamminato verso Ginza e (di nuovo) Shimbashi-Shiodome, qua ho preso la Yurikamome Line verso l'isola di Odaiba. La Yurikamome Line ha la particolarita' di essere una linea totalmente "automatica" e i treni non sono pilotati, stando sulla prima carrozza i primi posti a sedere danno l'impressione di essere alla guida del treno. L'isola di Odaiba puo' essere definita (tanto per cambiare) un mega parco divertimenti compresa di: centri commerciali, spiaggia, giardini immensi con zona barbecue inclusa, musei, stazione termale ruota panoramica e pure una statua della liberta'.
Al ritorno ho vissuto momenti memorabili: sul treno per tornare ad Asakusa (Tokyo) ho incontrato i ragazzi delle scuole che tornavano a casa e stavano facendo un casino assurdo, dopo alcune fermate molti sono scesi lasciando sul treno un casino degno di noi italiani (potete vederlo nel video), mentre stavo guardando il paesaggio dal finestrino (praticamente campagne e monti) sul campo di fronte a me ad un centinaio di metri dal treno si schianta un fulmine e l'onda d'urto del frastuono che ci investe un secondo dopo è forte come se un treno superveloce ci fosse passato accanto. Passano meno di 5 minuti e il treno inizia a "scodare", ma non ci faccio caso dato che lo faceva molto spesso anche all'andata, pero' questa volta ci fermiamo improvvisamente ed in maniera un po' brusca, qui capisco che non e' colpa del treno, ma il terremoto sta facendo oscillare tutto intorno. Questa e' stata la prima volta che ho sentito il terremoto su un treno e la scossa era bella forte (il treno si scuoteva come quando era in movimento) ed e' anche durata parecchio, il video ho iniziato a girarlo circa 30 secondi dopo che ci eravamo fermati. Dopo la scossa il treno ha viaggiato a velocita' ridotta per una ventina di minuti ritardando di 40 minuti l'arrivo. Tornato a Tokyo la situazione dei trasporti per tornare qua a Shinjuku non era delle piu' felici: alcune linee della metro erano chiuse e fuori pioveva a dirotto, quindi mi sono deciso a fare un giro un po' piu' lungo con la metro che funzionava in modo da evitare di inzupparmi e, appena sceso a Ueno, ecco che scatta un allarme e tutto il personale ferroviario fa evaquare il gate (alla fine non sono riuscito a capire che era successo, troppo casino), per fortuna che la cara e vecchia Yamanote Line funzionava ancora ed in 20min mi ha portato a destinazione.
Vi lascio col video del treno (le ragazzine che ridacchiavano dietro di me, appena dopo la scossa si sono messe a dire con tono serio cose tipo "questo terremoto potra' peggiorare la situazione a Fukushima", ma poco dopo si sono messe a ridere anche su quello).
A Domani!
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